Tra gli strumenti indispensabili nella pratica del calcio, non possono certo mancare i parastinchi. Quale che sia il livello agonistico del confronto, questi accessori garantiscono una maggiore protezione delle gambe, in quello che è uno dei punti di maggior esposizione durante le fasi di contrasto. Può accadere difatti che, nelle fasi più concitate di una competizione, l’avversario si lanci contro il giocatore in possesso palla con l’intento di fermare la sua avanzata, affrontandolo con un tackle particolarmente duro. Un’azione incisiva, sia essa voluta o involontaria, può avere come effetto un danno agli stinchi, con conseguenze anche severe. Gli infortuni che interessavano questa regione della gamba, prima dell’avvento di una norma ad hoc circa l’obbligatorietà dei parastinchi, erano piuttosto frequenti.
Il regolamento ufficiale del gioco del calcio prevede espressamente l’utilizzo di questo tipo di protezioni, che devono essere (come recita la regola 4) “di materiale idoneo a garantire la protezione e sempre coperti dai calzettoni”. Trattandosi di un dispositivo progettato per sopportare impatti violenti, i parastinchi sono prodotti con materiali come il poliuretano o il policarbonato. Questi, oltre a garantire leggerezza e al contempo resistenza, favoriscono la traspirazione della pelle. Negli ultimi anni poi si è sviluppata la tendenza ad adoperare la fibra di carbonio, qualitativamente superiore rispetto alle resine termoplastiche.
Come scegliere i migliori parastinchi da calcio e calcetto
Che l’attività calcistica venga svolta a livello amatoriale o da professionista, i parastinchi sono al giorno d’oggi un must per tutti i calciatori. Per questo motivo si trovano sul mercato diverse tipologie di prodotti, per far fronte a tutte le esigenze. Quali sono dunque gli aspetti da considerare per trovare il modello più adatto? Il primo elemento da valutare è la taglia, che varia a seconda della propria altezza: si va dalla extrasmall (per un’altezza fra 101,6 e 119,4 centimetri), fino alla XXL (oltre i 193 centimetri).
Al di là delle lievi differenze, a seconda della marca, il metodo migliore per trovare il modello più adatto è quello della vestibilità: i parastinchi non devono mai coprire più di tre quarti della superficie dello stinco. Se sono troppo corti, non garantiranno la dovuta protezione. In caso contrario, se sono troppo lunghi, andranno a ostacolare il naturale movimento del piede in fase di corsa.
Altro aspetto da tenere in considerazione è quello del tipo di protezione che ci si vuole assicurare. Esistono tre diverse tipologie di prodotti, a seconda che si voglia scendere in campo in condizioni di maggiore o minore sicurezza. Andiamo dal modello semplice, che protegge soltanto la tibia, a quello con cavigliera integrata, per salvaguardare anche il malleolo. Esiste poi una terza categoria di parastinchi, quelli con cavigliera rimovibile: questi ultimi consentono di scegliere, di volta in volta, se limitarsi a proteggere solo la gamba, oppure optare per la copertura totale.
Estetica e funzionalità
Una volta individuato il modello migliore, ci sono una serie di accorgimenti da tenere sempre a mente: è consigliabile indossare i parastinchi sulla pelle nuda, e accomodare al di sopra il calzettone, di modo che rimangano fissi durante tutte le fasi di gioco. Niente di più. C’è chi usa il nastro cerotto sul calzettone, con il rischio però di problemi di circolazione al polpaccio, qualora si stringa troppo. Per una maggiore stabilità si può semplicemente ipotizzare l’acquisto di copri-parastinchi, o manicotti elasticizzati.
Non mancano anche le opzioni di personalizzazione: come per altri articoli sportivi, ci sono diverse aziende specializzate nell’elaborazione di pezzi unici. Immagini, loghi, nomi e disegni, sono innumerevoli le possibilità offerte da queste società, che con l’ausilio di grafici specializzati, realizzeranno ogni richiesta.
I parastinchi più economici
Grazie al progresso tecnologico, oggi sono presenti sul mercato diversi prodotti che spiccano in quanto a qualità, a fronte di un prezzo in alcuni casi davvero contenuto. Il tutto senza rinunciare alle prerogative tecniche e all’estetica. Questi sono progettati per assicurare la traspirazione e proteggere anche il collo del piede, essendo dotati di un segmento che avvolge la caviglia. Lo strato di schiuma interno è leggero e realizzato in modo da non provocare irritazione a causa del contatto prolungato con la pelle. Non mancano anche i modelli dall’aspetto minimalista, con una linea ergonomica, semplice ed essenziale, disegnata per andare a coprire esclusivamente l’area dello stinco.
Per realizzarli viene impiegato il polipropilene, una fibra termoplastica nota per le sue caratteristiche di resistenza, anche agli urti più violenti. Alcune aziende si sono invece lanciate nella progettazione di parastinchi dalle misure più ridotte. Questi, a parità di protezione rispetto ai dispositivi classici, sono molto apprezzati da quanti si sentono “sacrificati” nei movimenti, e desiderano una maggiore libertà e mobilità.
I prodotti in esame possono essere acquistati spendendo cifre davvero ridotte. I modelli più economici si posizionano in una fascia di prezzo compresa tra i cinque euro e i quindici euro. I modelli intermedi, il cui uso è consigliato prevalentemente a quanti praticano l’attività calcistica con una notevole assiduità, hanno un prezzo che va dai quindici euro per arrivare intorno ai trenta euro.